ARGENTINA. L’Orca non è mai assassina

 

Orca che spiaggia

 

Il trucco dell’Orca

Penisola di Valdes ( Rep. Argentina)

Il biologo Juan Martin Fabris, ci spiegava che l’Orca si avvicina alla spiaggia, facendo credere ai piccoli di otaria, di spiaggiare. In sostanza per attirare la loro attenzione. Poi, quando è ancora in parte in acqua, con un rapido scatto li afferra. E’interessante sapere che solo le Orche di sesso femminile sanno insegnare ai piccoli questo tipo di caccia. I maschi adulti la praticano solamente. Sul quotidiano argentino “Clarin”, pochi giorni fa, in una intervista ad un biologo argentino, si evidenziava che negli ultimi anni, fortunatamente, il numero delle orche di sesso femminile che ritornano alla “Penisola” è quasi raddoppiato. E’ palese che ciò è fondamentale per la salvaguardia della specie, considerando l’importanza che ha questo mammifero nella catena biologica.

Quando andavamo alla Penisola di Valdes, il turismo ancora non era così sviluppato come lo è attualmente. La Patagonia era ancora qualcosa di molto lontano e sconosciuto ed in effetti i mezzi di comunicazione  e le infrastrutture non erano quelle di oggi. L’istmo Ameghino, i golfi Nuevo e San José, l’Isla de los Pàjaros, Puerto Piramides, Punta Delgada, Caleta Vàldes, Punta Norte, erano luoghi veramente ameni. Eppure vi erano turisti coraggiosi con macchine fotografiche, da Maggio a Dicembre, nel periodo della riproduzione. Inglesi, francesi, americani, qualche raro italiano .

L’Argentina l’ho conosciuta in parte volando. E’ così grande e bella che non puoi capirlo se non l’attraversi da Nord a Sud e da Est ad Ovest, e lo puoi fare solo volando, altrimenti preparati ad un bel mal di schiena. Accompagnare un gruppo di turisti diventa una costante scoperta di ciò che eravamo e siamo. Vi sono fossili giganteschi perfettamente conservati che ci raccontano la nostra storia nei minimi particolari. Vi sono colline colorate, montagne azzurre, deserti e giungle. Cascate impossibili ed un fiume, il Rio Paranà Iguazù, che per 2000 chilometri non fa che stupirti ad ogni curva. Tutto ciò ti lascia basito anche quando accompagni un gruppo a vederle. In conclusione c’è talmente tanta natura da godere che, onestamente, l’hi pad, lo smart phone, ed il tablet, li puoi lasciare tranquillamente a casa. A che servono?

 

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